Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39809 del 20 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:39809PEN

Massima

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Il reato di violazione di domicilio sussiste anche nei confronti di occupanti privi di valido titolo, qualora le modalità del rapporto instaurato con l'immobile consentano di ritenere quel luogo come l'effettivo domicilio dell'occupante, in quanto ciò che rileva ai fini della configurabilità del reato è il rapporto di fatto instaurato con l'abitazione e non il titolo formale in virtù del quale il domicilio è costituito. Pertanto, il reato di violazione di domicilio è configurabile anche nei confronti di un locatario che, pur avendo subito un provvedimento di sfratto, si introduce nell'immobile prima che il locatore venga reimmesso effettivamente nel possesso, spontaneamente o in seguito a procedimento di esecuzione forzata per rilascio. Inoltre, ai fini della sussistenza del contributo causale nel reato di violazione di domicilio, è sufficiente la personale intromissione dell'imputato nell'alloggio, di cui era nota l'occupazione, e il successivo trattenimento, senza che sia necessario un contributo morale prestato in favore del concorrente. Infine, il diniego della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. non può essere censurato in sede di legittimità, atteso che la valutazione delle circostanze della condotta, della durata dell'intrusione e dell'azione violenta posta in essere rientra nell'apprezzamento discrezionale del giudice di merito, insindacabile in questa sede, così come il quantum liquidato a titolo di provvisionale per il danno non patrimoniale, in quanto espressione di una valutazione complessiva di tutte le peculiarità della fattispecie concreta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandri - rel.Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/03/2022 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
Rilevato che le parti non hanno formulato richiesta di discussione orale ex del D.L.n. 137 del 28 ottobre 2020 articolo 23, comma 8, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 176 del 18 dicembre 2020, prorogato, quanto alla disciplina processuale, in forza dell'articolo 16 del Decreto Legge n. 228 del 30 dic…

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