Consiglio di Stato sentenza n. 3403 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:3403SENT

Massima

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Il diniego di una concessione per l'occupazione di suolo pubblico non può essere motivato esclusivamente sulla base della pregressa morosità del richiedente, ma deve essere riferito alle specifiche previsioni del pertinente regolamento comunale, le quali devono essere debitamente esaminate e verificate dall'amministrazione. Inoltre, l'amministrazione è tenuta a valutare e considerare le osservazioni e le controdeduzioni presentate dal richiedente in sede procedimentale, non potendosi limitare a una mera riproduzione delle motivazioni già esposte nel preavviso di rigetto. Infine, qualora il piano di massima occupabilità di suolo pubblico richiamato dall'amministrazione risulti scaduto, l'amministrazione non può fondare il diniego esclusivamente sul contenuto di tale piano, ma deve fornire una motivazione più ampia e articolata, basata sulle peculiarità del caso concreto e sulla disciplina comunale applicabile ratione temporis.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/07/2017

N. 03403/2017REG.PROV.COLL.

N. 03033/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 3033 del 2014, proposto dalla società Madam di Mazzarella Presta D.&C. s.a.s., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Alessandro Tozzi, con domicilio eletto presso lo studio legale Nunziante Magrone in Roma, piazza di Pietra, n. 26;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Rosalba Rocchi e Alessandro Rizzo, con i quali è domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per la riforma della sentenza del T.A.R. del Lazio, Sezione II ter, n.…

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