Tribunale Amministrativo Regionale Marche - Ancona sentenza n. 60 del 2016

ECLI:IT:TARMAR:2016:60SENT

Massima

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Il Piano regionale dell'attività estrattiva (PRAE) costituisce lo strumento di indirizzo, programmazione e pianificazione regionale del settore delle attività estrattive, con l'obiettivo di assicurare il corretto utilizzo delle risorse naturali nel rispetto e nella salvaguardia dei beni naturalistici e ambientali. In tale contesto, la previsione di un cronoprogramma annuale per la ripartizione del quantitativo totale di materiale estraibile nell'arco di durata dell'autorizzazione, con una tolleranza del 30% in più del quantitativo annuo programmato, rappresenta una legittima scelta discrezionale dell'Amministrazione regionale, volta a bilanciare l'interesse privato al libero esercizio dell'attività economica con l'esigenza di tutela ambientale, attraverso il controllo dei tempi e delle modalità di estrazione. Tale previsione, infatti, si fonda sulla normativa regionale in materia e sul vigente PRAE, che stabiliscono la correlazione tra la regolare coltivazione della cava e la possibilità di prevedere una scansione temporale dell'attività estrattiva complessivamente autorizzata. La soglia di tolleranza del 30% è stata individuata dall'Amministrazione regionale in modo ragionevole, al fine di consentire alle imprese una certa flessibilità in relazione alle mutevoli esigenze di mercato, pur nel limite di incremento compatibile con gli impatti sulla salute e sull'ambiente. Inoltre, l'applicazione del cronoprogramma anche alle autorizzazioni già in corso non viola il legittimo affidamento degli operatori economici, in quanto il cronoprogramma viene predisposto dallo stesso imprenditore sulla base delle proprie esigenze imprenditoriali e delle modalità operative già autorizzate, al fine di assicurare un trattamento uniforme e un completo controllo sull'attività estrattiva in tutto il territorio regionale.

Sentenza completa

N. 00206/2015
REG.RIC.

N. 00060/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00206/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 206 del 2015, proposto da:
Confindustria Marche, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il medesimo in Ancona, corso Mazzini, 156;

contro

Regione Marche - Giunta Regionale delle Marche, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il Servizio Legale della Regione Marche in Ancona, piazza Cavour, 23;
Provincia di Ancona, Provincia di Macerata, Provincia di Ascoli Piceno, Provincia di Pesaro e Urbino, Provincia di Fermo, n.c.;

per l'annullamento

1. della delibera di Giunta Regionale n. 1404 del 22.12.2014;

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