Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel respingere il ricorso avverso l'ordine di demolizione di un manufatto realizzato a seguito di comunicazione di inizio lavori ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. u), della legge regionale n. 16/2016, afferma che la normativa sulle opere stagionali e dirette a soddisfare esigenze contingenti e temporanee, non soggette a titolo abilitativo, richiede il rispetto di due requisiti essenziali: la temporaneità funzionale, ovvero la destinazione del manufatto a soddisfare esigenze ontologicamente temporanee e non durature, e la precarietà strutturale, tale da consentirne la rapida rimozione entro il termine massimo di centottanta giorni. Nel caso di specie, il manufatto, destinato a ospitare gli uffici della direzione lavori e del responsabile della sicurezza per una pluralità di interventi edilizi in corso o da realizzarsi, non presenta i requisiti di temporaneità funzionale, essendo finalizzato al soddisfacimento di esigenze aziendali durature, né di precarietà strutturale, in considerazione delle sue caratteristiche costruttive (fondazione in cemento armato, tramezzi e controsoffittature interne, infissi esterni, impianti tecnologici) e delle sue significative dimensioni, tali da determinare una trasformazione permanente del suolo. Pertanto, il manufatto non rientra nell'ambito applicativo della citata disposizione normativa e, conseguentemente, il relativo ordine di demolizione è legittimo.