Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1608 del 18 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:1608PEN

Massima

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Il dolo generico, consistente nella consapevole omissione dei versamenti dovuti a titolo di imposta o altro titolo pubblicistico, integra il reato di omesso versamento di ritenute previdenziali o assistenziali, a prescindere dal fatto che il soggetto obbligato attraversi una fase di criticità finanziaria che lo abbia indotto a destinare le limitate risorse disponibili per far fronte ad altri debiti ritenuti più urgenti. La difficoltà finanziaria, infatti, non esclude l'elemento soggettivo del reato, essendo sufficiente, ai fini della sua integrazione, la consapevolezza dell'obbligo di effettuare i versamenti dovuti e la volontaria decisione di non adempiervi, indipendentemente dalle ragioni che hanno determinato tale scelta. Il dolo generico, pertanto, sussiste anche quando il mancato versamento sia dovuto a una crisi di liquidità che abbia reso impossibile il pagamento delle imposte, in quanto l'elemento psicologico del reato si realizza nella coscienza e volontà di non adempiere all'obbligo tributario, a prescindere dalle motivazioni che abbiano indotto tale comportamento. La giurisprudenza di legittimità è consolidata nell'affermare che, nei reati omissivi di natura tributaria, l'elemento soggettivo del dolo generico è integrato dalla semplice consapevolezza dell'obbligo di versamento e dalla volontaria decisione di non adempiervi, senza che assumano rilievo le ragioni, anche di carattere finanziario, che abbiano determinato tale scelta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Mari - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3346 della Corte di appello di Milano del 29 aprile 2014;
letti gli atti di causa, la sentenza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SELVAGGI Eugenio, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Cosi' confermando la sentenza emessa dal gi…

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