Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17919 del 20 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:17919PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato si configura quando l'agente, mediante artifici o raggiri, induce in errore l'ente erogatore di finanziamenti pubblici, procurandosi indebitamente un profitto con correlativo danno per l'amministrazione. Ciò si verifica anche quando l'imputato, pur non svolgendo alcuna attività agricola e non essendo titolare di terreni, presenta false autocertificazioni ai Centri di Assistenza Agricola (CAA) per ottenere indebitamente erogazioni comunitarie destinate al sostegno della produzione agricola, approfittando dell'obbligo dei funzionari pubblici di limitarsi a prendere atto della veridicità di quanto dichiarato senza effettuare autonomi accertamenti. In tali casi, la condotta fraudolenta dell'imputato è idonea a integrare gli estremi della truffa aggravata ai danni dello Stato, a prescindere dalla circostanza che il funzionario pubblico avrebbe potuto effettuare controlli sulla veridicità delle dichiarazioni. Il luogo di consumazione del reato è quello in cui l'agente ha conseguito il profitto illecito, non quello in cui è stato formato l'atto falso utilizzato come artificio. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione circa la concessione delle circostanze attenuanti generiche, la cui motivazione può limitarsi agli elementi ritenuti decisivi o comunque rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/02/2016 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GRAZIA MICCOLI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. LORI PERLA che ha concluso per l'inammissibilita'.
Udito il difensore l'avvocato (OMISSIS), si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 5 marzo 2015 il Tribu…

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