Consiglio di Stato sentenza n. 2009 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:2009SENT

Massima

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Il rilascio di autorizzazioni paesaggistiche e titoli edilizi per la realizzazione di strutture precarie e amovibili, finalizzate al contenimento acustico di attività esistenti, è subordinato al rispetto della stagionalità e alla rimozione delle stesse al termine del periodo autorizzato, senza che possa essere riconosciuta, in via analogica, l'applicazione della disciplina dell'accertamento di conformità di cui all'art. 36 del d.P.R. n. 380/2001. Pertanto, l'amministrazione comunale è legittimata a ordinare la demolizione delle strutture precarie in caso di mancato smontaggio entro il termine previsto, anche in pendenza di una tardiva istanza di mantenimento annuale, in quanto tale istanza, se proposta oltre il termine stabilito, non può determinare effetti sospensivi dell'ordine di rimozione, non essendo configurabile un diritto potestativo del privato al mantenimento delle opere oltre il periodo autorizzato. La valutazione della tempestività della domanda di mantenimento annuale deve essere effettuata con riferimento al termine ultimo di smontaggio delle strutture, senza che rilevi la pendenza di un eventuale procedimento giurisdizionale avverso l'ordine di demolizione. Inoltre, la diversità strutturale e funzionale tra la fattispecie dell'accertamento di conformità e quella del mantenimento annuale di opere amovibili autorizzate a carattere stagionale esclude l'applicabilità in via analogica della disciplina di cui all'art. 36 del d.P.R. n. 380/2001, in quanto l'istanza di mantenimento annuale non mira alla sanatoria di un abuso edilizio, ma alla protrazione di una situazione autorizzata, il che snaturerebbe l'istituto rendendolo uno strumento potestativo in capo al richiedente per conseguire automaticamente la proroga dell'autorizzazione, senza possibilità di intervento dell'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/03/2021

N. 02009/2021REG.PROV.COLL.

N. 04019/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4019 del 2020, proposto da
Risto & Disco s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Danilo Lorenzo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Gallipoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Anita Stefanelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Francesco Baldassarre in Roma, corso Vittorio Emanuele II, n. 18;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Puglia, …

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