Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22027 del 22 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22027PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, in concorso con il capogruppo consiliare, richiede e percepisce indebitamente rimborsi per spese non inerenti all'attività istituzionale del gruppo consiliare, approfittando dell'assenza di controlli e della condivisione di un sistema di gestione illecita dei fondi pubblici, commette il reato di peculato. La prova del concorso e dell'elemento soggettivo può desumersi dalla sistematicità delle richieste di rimborso per spese palesemente eccentriche rispetto alle finalità del gruppo, dalla mancata attivazione di controlli nonostante la posizione istituzionale ricoperta, dalla sentenza di patteggiamento del capogruppo e dalle altre circostanze che rivelano la consapevole partecipazione alla gestione illecita dei fondi pubblici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

Dott. MINUTILLO T. Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/12/2021 della Corte d'appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI PAOLA Sergio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa COCOMELLO Assunta, che ha con…

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