Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14060 del 1 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:14060PEN

Massima

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Il delitto di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando, sulla base di un giudizio ex ante, gli atti posti in essere dall'agente, anche in forma implicita ed indeterminata, risultino idonei a incutere timore e a coartare la volontà della vittima, in relazione alle circostanze concrete, alla personalità dell'agente, alle condizioni soggettive della persona offesa ed alle condizioni ambientali in cui opera, senza che sia necessaria l'esplicita richiesta di denaro o altra utilità. L'aggravante del metodo mafioso sussiste anche in assenza di un'organizzazione criminale di riferimento, essendo sufficiente che la minaccia assuma connotazioni tipicamente mafiose, tali da sfruttare la fama criminale dell'agente per suscitare nella vittima il timore di ritorsioni. Ai fini della responsabilità concorsuale, è sufficiente che ciascun partecipe abbia conoscenza, anche unilaterale, del contributo recato alla condotta altrui, essendo irrilevante la prova di un previo accordo, purché le condotte risultino integrate in un unico obiettivo criminoso. La valutazione del linguaggio utilizzato dagli imputati nelle conversazioni intercettate costituisce questione di fatto rimessa al giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o travisamento della prova. Il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche può essere legittimamente motivato con l'assenza di elementi positivamente valutabili e di resipiscenza, anche in relazione a comportamenti processuali obliqui e fuorvianti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antoni - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI P - rel. Consigliere

Dott. ALMA Marco - Consigliere

Dott. SGADARI Giusep - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/06/2018 della CORTE di APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Ge…

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