Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38736 del 3 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38736PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori, quale reato abituale di evento, è integrato dal dolo generico, che consiste nella volontà di porre in essere più condotte di minaccia e molestia, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice e dell'abitualità del proprio agire, senza che sia necessaria la preordinazione di tali condotte. Il movente dell'azione, pur potendo contribuire all'accertamento del dolo, costituendo una potenziale circostanza inferenziale, non coincide con la coscienza e volontà del fatto, della quale può rappresentare il presupposto. Il beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale è rimesso all'apprezzamento discrezionale del giudice sulla base di una valutazione delle circostanze di cui all'articolo 133 c.p., senza che sia necessaria una specifica e dettagliata esposizione delle ragioni della decisione, essendo sufficiente un giudizio negativo, immune da censure, formulato sulla base dei criteri di cui all'articolo 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTEMBRE Antonio - Presidente

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/09/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RICCARDI GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LORI PERLA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. …

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