Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 52018 del 16 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:52018PEN

Massima

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Il delitto di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990 si configura non solo in presenza di un accordo criminoso avente ad oggetto la commissione di una serie indeterminata di delitti e della permanenza del vincolo associativo, ma anche dell'esistenza di un'organizzazione che consenta la realizzazione concreta del programma criminoso. A tal fine, rilevano elementi quali la quantità della sostanza commercializzata, le risorse economiche, la rete stabile di acquirenti, la disponibilità di mezzi e di luoghi per l'occultamento, nonché il possesso di sofisticate modalità di comunicazione tra i sodali, i quali, pur essendo funzionali alla sola realizzazione dei reati-fine, denotano l'esistenza di un'organizzazione strutturata e finalizzata al traffico di ingenti quantitativi di stupefacenti, anche attraverso l'importazione dall'estero. La partecipazione all'associazione può essere desunta da elementi quali il ruolo attivo del soggetto nell'attività di importazione, stoccaggio e distribuzione della droga, i rapporti continuativi con gli altri membri del sodalizio, nonché la prova della sua dedizione quotidiana all'illecita attività di cessione di sostanze stupefacenti. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono integrare la fattispecie associativa anche in assenza di un accordo formale e di una rigida ripartizione di compiti, essendo sufficiente la prova di un vincolo stabile e continuativo tra i partecipi, finalizzato alla realizzazione di un programma criminoso unitario. Le intercettazioni telefoniche ed ambientali, i verbali di osservazione e sequestro, nonché le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, costituiscono elementi probatori idonei a dimostrare l'esistenza dell'associazione e la partecipazione dell'imputato, senza che sia necessario un riscontro diretto tra le singole conversazioni e i reati-fine, essendo sufficiente che il complessivo quadro indiziario consenta di ritenere provata la sussistenza del vincolo associativo e del ruolo svolto dall'imputato all'interno del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antoni - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/05/2018 del Tribunale del riesame di Napoli;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. COSTANTINI Antonio;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa CESQUI Elisabetta, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame d…

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