La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: I titolari di autorizzazioni al commercio su aree pubbliche provenienti da tutto il territorio nazionale hanno il diritto di partecipare alle fiere, fiere-mercato e sagre regionali, senza che possa essere loro opposta l'esclusione per il solo fatto che le autorizzazioni siano state rilasciate da Comuni non appartenenti alla Regione ove si svolge la manifestazione fieristica. Tale limitazione della libertà di iniziativa economica può essere disposta solo per legge, mentre il Comune non può illegittimamente impedire la partecipazione agli operatori provenienti da fuori regione, essendo previsto solo un titolo di preferenza a favore di coloro che siano muniti di autorizzazione regionale in forma itinerante. L'esclusione dalla graduatoria di partecipazione alle fiere, in assenza di una adeguata motivazione, integra un vizio di legittimità dell'atto amministrativo, in quanto viola il principio di libertà di iniziativa economica sancito dall'art. 41 della Costituzione e il principio di libertà di stabilimento previsto dall'Ordinamento Comunitario.