Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 464 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:464SENT

Massima

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Il provvedimento di repressione degli abusi edilizi, come l'ordine di demolizione, costituisce un atto dovuto della pubblica amministrazione, in quanto riconducibile all'esercizio di un potere vincolato, che discende direttamente dall'accertamento dell'abuso edilizio e della sua riconducibilità ad una delle fattispecie di illecito previste dalla legge. Pertanto, tale provvedimento non richiede una particolare motivazione, essendo sufficiente la mera descrizione e rappresentazione del carattere illecito dell'opera realizzata, né è necessaria una previa comparazione dell'interesse pubblico alla repressione dell'abuso, che è in re ipsa, con l'interesse del privato proprietario del manufatto. Ciò vale anche quando l'intervento repressivo avvenga a distanza di tempo dalla commissione dell'abuso, ove il medesimo non sia stato oggetto di sanatoria in base agli interventi legislativi succedutisi nel tempo. Inoltre, la validità e l'efficacia dell'ordine di demolizione non risultano pregiudicate dalla successiva presentazione di un'istanza di accertamento di conformità ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, atteso che, decorso il termine di sessanta giorni, la legge espressamente riconnette al silenzio serbato sulla predetta istanza dall'Amministrazione la formazione del provvedimento di rigetto, che è onere della parte impugnare, senza poter addurre che dalla mera presentazione dell'istanza in parola discenda la paralisi degli effetti del provvedimento sanzionatorio, la cui esecuzione resta solo temporaneamente sospesa sino alla scadenza del termine suddetto. Infine, il diniego di rilascio del permesso di costruire in sanatoria per difetto della cd. "doppia conformità" si palesa legittimo qualora l'intervento edilizio risulti in contrasto con le norme urbanistiche vigenti.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/01/2019

N. 00464/2019 REG.PROV.COLL.

N. 03385/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3385 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Tino di Camaino n.6;

contro

Comune di Giugliano in Campania, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

- dell'ordinanza di demolizione del Dirigente del Servizio Antiabusivismo Edilizio del Comune di Giugliano in Campania n. 72 del 24.03.2010, notificata il 12.…

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