Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6111 del 2023

ECLI:IT:TARNA:2023:6111SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto vincolato per l'amministrazione, che non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che lo giustificano, né una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'amministrazione è tenuta a ordinare la demolizione delle opere abusive, senza necessità di valutare la possibilità di applicare la sanzione pecuniaria in alternativa, trattandosi di un provvedimento meramente ricognitivo dell'abuso commesso. La mancata comunicazione di avvio del procedimento non inficia la validità dell'ordine di demolizione, in quanto l'esercizio del potere repressivo degli abusi edilizi costituisce attività amministrativa doverosa, senza spazio per momenti partecipativi del destinatario. Inoltre, l'ordine di demolizione può essere legittimamente adottato anche a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, senza che ciò comporti la necessità di una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse, essendo sufficiente il mero accertamento della natura abusiva dell'intervento edilizio, in assenza di un preventivo titolo edilizio. Il decorso del tempo, inoltre, non è idoneo a far sorgere in capo al trasgressore un legittimo affidamento sulla conservazione della situazione di fatto abusiva.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/11/2023

N. 06111/2023 REG.PROV.COLL.

N. 03815/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3815 del 2020, proposto da -OMISSIS-e -OMISSIS-, rappresentati e difesi dagli avvocati Pasquale Fornaro e Antonio Abete, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Napoli, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Giacomo Pizza, Bruno Ricci, Eleonora Carpentieri, Anna Ivana Furnari, e Gabriele Romano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Maria Cristina Carbone in Napoli, p.zza Municipio, Palazzo San Giacomo;

per l'…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.