Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13011 del 27 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13011PEN

Massima

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Il dolo omicida si configura quando la condotta dell'agente, alla stregua delle regole di comune esperienza, dimostri la consapevole accettazione anche solo dell'eventualità che dal suo comportamento possa derivare la morte del soggetto passivo. Pertanto, l'omicidio volontario si differenzia dall'omicidio preterintenzionale in quanto, in quest'ultimo, difetta la volontà omicida non solo sotto la forma del dolo diretto, ma anche sotto quella del dolo indiretto, eventuale o alternativo. L'accertamento della sussistenza del dolo omicida deve essere fondato sulle oggettive modalità dell'azione, quali il numero dei colpi, la violenza degli stessi, le parti vitali del corpo attinte, l'esclusione di ogni ostacolo all'aggressione dell'inerme vittima, l'arresto dell'aggressione solo quando la vittima non dava più segni di vita e l'abbandono della stessa a terra senza prestare né richiedere alcun soccorso. Tali elementi, deponenti a favore della sussistenza del riconosciuto dolo di omicidio e non di sole percosse e lesioni, rendono corretta la qualificazione giuridica del fatto come omicidio volontario. In tema di circostanze attenuanti generiche, il giudice non ha l'obbligo di contestare o invalidare tutti gli elementi favorevoli dedotti dall'imputato, essendo sufficiente che egli faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti per motivare il diniego della loro concessione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 11/2018 della Corte di Assise di Appello di Firenze in data 28/11/2018;
Visti gli atti e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona della Dott.ssa ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;
Sentito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 31/07/2017 i…

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