Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 697 del 2017

ECLI:IT:TARVEN:2017:697SENT

Massima

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Il rilascio di un titolo edilizio che non abbia previamente accertato la compatibilità di un intervento con la normativa urbanistica e paesaggistica vigente, determina l'illegittimità delle opere realizzate, comportando l'obbligo di demolizione e l'applicazione di sanzioni pecuniarie commisurate alla superficie e al volume del manufatto abusivo. L'ordinanza di demolizione e l'irrogazione delle sanzioni pecuniarie, ivi compresa quella aggiuntiva prevista dalla legge, sono pertanto legittime qualora l'intervento edilizio risulti in contrasto con la disciplina urbanistica e paesaggistica, non essendo sufficiente la mera qualificazione dell'opera come pertinenza o ristrutturazione edilizia. L'amministrazione comunale è tenuta a verificare preventivamente la conformità dell'intervento edilizio alla normativa vigente, non potendo ritenersi sufficiente la semplice autorizzazione per opere di modesta entità, laddove le stesse comportino la realizzazione di nuovo volume o la modifica del territorio. In tali ipotesi, l'accertamento della compatibilità paesaggistica costituisce un presupposto necessario per il rilascio del titolo edilizio, la cui mancanza determina l'illegittimità dell'intervento e l'applicazione delle relative sanzioni. La quantificazione della sanzione pecuniaria aggiuntiva deve essere adeguatamente motivata dall'amministrazione comunale, tenendo conto dei parametri stabiliti dalla legge e dalla regolamentazione locale, quali la superficie e il volume del manufatto abusivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/07/2017

N. 00697/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00222/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 222 del 2003, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Monico Enrico, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Pier Vettor Grimani, con domicilio eletto presso il suo studio in Venezia, S. Croce, 466/G;

contro

Comune di Venezia - (Ve), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dagli avvocati Giuseppe Venezian, Antonio Iannotta, Maurizio Ballarin, Nicoletta Ongaro, domiciliata in Venezia, S. Marco, 4091;

per l'annullamento

quanto al ricorso principale:

- del provvedimento prot. n. 02 416086 del 5/11…

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