Il notaio è soggetto a responsabilità disciplinare per condotte che, pur non tipizzate, siano idonee a ledere la dignità, la reputazione, il decoro e il prestigio della classe notarile. Rientrano in tale ambito: 1) l'omessa trascrizione di acquisti a titolo di legato, ove il notaio non renda edotto il cliente della necessità di tale adempimento, a differenza di altri colleghi che ne motivano l'omissione; 2) la sistematica ricezione di atti di trasferimento immobiliare fondati sulla sola dichiarazione dell'alienante di essere proprietario per usucapione non giudizialmente accertata, senza le ordinarie verifiche documentali, in quanto tali condotte possono indurre il cliente a preferire il notaio che si ponga in termini più semplici e sbrigativi, configurando così un'illecita concorrenza. Tali valutazioni, compiute dagli organi disciplinari sulla base di concetti giuridici indeterminati e clausole generali, sono sindacabili in sede di legittimità solo per verificarne la ragionevolezza e la logicità. La reiterazione di condotte già oggetto di precedenti sanzioni disciplinari può essere valutata dagli organi competenti come circostanza ostativa alla concessione delle attenuanti generiche, in quanto espressiva di un maggior disvalore della condotta.