Il provvedimento di revoca dell'assistenza alloggiativa temporanea è illegittimo quando il beneficiario ha cessato di convivere con l'assegnatario dell'alloggio di edilizia residenziale pubblica a seguito di separazione personale, non essendo più parte del relativo nucleo familiare, anche in assenza di specifica comunicazione all'amministrazione, la quale era comunque a conoscenza della situazione fattuale. In tali casi, il presupposto di fatto posto a base del provvedimento di revoca, costituito dall'essere il beneficiario assegnatario di altro alloggio, deve ritenersi insussistente, con conseguente annullamento del provvedimento impugnato. La mancata comunicazione all'amministrazione dell'intervenuta separazione personale non assume rilevanza, in quanto tale situazione fattuale doveva essere già nota all'amministrazione in ragione di altri provvedimenti adottati. Inoltre, la circostanza che il beneficiario risulti ancora coniugato con l'assegnatario dell'alloggio di edilizia residenziale pubblica non è rilevante, trattandosi di coniugi separati consensualmente, ma non divorziati. Infine, eventuali ulteriori motivazioni addotte in sede processuale, non emergenti dal provvedimento impugnato, non possono essere prese in considerazione ai fini della legittimità dello stesso.