Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel respingere il ricorso proposto dal sig. Santino Filippeddu contro il Comune di Arzachena per il risarcimento dei danni da inadempimento o inesatto adempimento di obbligazioni relative a un rapporto concessorio di bene pubblico, afferma il seguente principio di diritto: Il concessionario di un bene pubblico che lamenti il mancato o ritardato esercizio dei poteri di autotutela esecutiva da parte dell'amministrazione concedente finalizzati allo sgombero di un bene demaniale abusivamente occupato, ha l'onere di esperire tempestivamente gli strumenti di tutela previsti, come il ricorso per silenzio inadempimento, al fine di evitare l'aggravamento del danno. Inoltre, il concessionario deve diligentemente attivarsi per limitare le conseguenze pregiudizievoli derivanti dall'occupazione abusiva, come richiedendo la sospensione o proroga degli effetti di eventuali contratti stipulati in vista dell'utilizzo del bene concesso. Il mancato esperimento di tali rimedi preclude il risarcimento dei danni che si sarebbero potuti evitare usando l'ordinaria diligenza. Infine, l'onere probatorio relativo all'entità del danno lucro cessante grava sul concessionario, il quale deve fornire un idoneo compendio probatorio a sostegno della propria domanda risarcitoria.