Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31472 del 17 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:31472PEN

Massima

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Il reato di illecita concorrenza con minaccia o violenza (art. 513-bis c.p.) è configurabile quando la condotta, caratterizzata da minaccia o violenza, mira a controllare o condizionare le attività commerciali, industriali o produttive di terzi, al fine di acquisire illegittimamente posizioni di preminenza o di dominio nel mercato, turbando il libero gioco della concorrenza. Tale reato può concorrere con il reato di estorsione (art. 629 c.p.) quando le condotte, pur essendo diverse, mirano entrambe a realizzare un ingiusto profitto mediante l'utilizzo di mezzi illeciti. La responsabilità penale per il reato di estorsione può essere affermata anche nei confronti di chi, pur non avendo materialmente compiuto l'atto intimidatorio finale, abbia comunque partecipato in maniera consapevole e volontaria all'attività estorsiva, essendone parte integrante. Ciò in quanto l'estorsione si configura come reato a concorso necessario, per il quale è sufficiente il contributo causale di ciascuno degli agenti, a prescindere dal ruolo specificamente svolto. Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella valutazione delle circostanze attenuanti generiche e nella determinazione della pena, purché la motivazione sia logica, congrua e scevra da vizi logici o giuridici. Il sindacato di legittimità è, pertanto, limitato alla verifica della correttezza giuridica e della logicità della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

2. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

3. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 14/03/2013 della Corte di Appello di Napoli;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa ((omissis)) che ha concluso per il rigetto di tutti i ricorsi;

uditi i difensori avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS) (per (OMISSIS)), av…

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