Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8400 del 11 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:8400PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio si configura quando l'aggressore, pur non avendo raggiunto l'obiettivo di cagionare la morte della vittima, ha posto in essere una condotta idonea e univocamente diretta a tale scopo, valutata in relazione alle modalità concrete dell'azione, all'arma utilizzata, alla zona corporea colpita e all'entità delle lesioni prodotte. La sussistenza delle esigenze cautelari, in particolare del pericolo di reiterazione del reato, può essere desunta dalla gravità della condotta, dalle modalità dell'azione e dalla personalità negativa dell'indagato, caratterizzata da precedenti penali anche per reati di violenza, senza che sia necessaria una prognosi specifica sulla probabilità di commissione di futuri reati. In tali casi, la misura cautelare più adeguata è quella della custodia in carcere, non essendo sufficienti misure meno afflittive come gli arresti domiciliari, neppure se eseguiti in una diversa regione rispetto a quella in cui è stato commesso il fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANDRINI Enrico Giusep - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/09/2021 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere TALERICO PALMA;
sentite le conclusioni del PG., Dott. BIRRITTERI LUIGI, che ha chiesto che il ricorso venga dichiarato inammissibile;
udito il difensore:
l'avvocato (OMISSIS) conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 16 settembre 2021, il Tribunale di Catanzaro, investito ex artico…

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