Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12733 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:12733SENT

Massima

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La presentazione di una nuova domanda di condono edilizio, ai sensi del D.L. n. 269/2003 convertito in L. n. 326/2003, relativa alle opere oggetto di un precedente provvedimento repressivo, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, rendendo il relativo ricorso improcedibile. Ciò in quanto la domanda di condono, se accolta, priva l'intervento eseguito del suo carattere di opera abusiva, mentre, in caso di diniego della sanatoria, il provvedimento sanzionatorio precedentemente impugnato deve ritenersi sostituito da un nuovo provvedimento. Il principio di diritto è che la presentazione di una domanda di condono edilizio, successiva all'adozione di un provvedimento repressivo, determina la cessazione della materia del contendere, rendendo improcedibile il ricorso proposto avverso il precedente provvedimento, in quanto il ricorrente ha perso l'interesse a ottenere l'annullamento di quest'ultimo. Tale soluzione si fonda sulla considerazione che il condono, se accolto, legittima ex post l'intervento edilizio, mentre, in caso di diniego, il ricorrente potrà impugnare il nuovo provvedimento sanzionatorio. Pertanto, la presentazione della domanda di condono edilizio, successiva all'adozione del provvedimento repressivo, comporta la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, rendendo il relativo ricorso improcedibile. Tale principio si applica indipendentemente dalla tipologia delle opere edilizie realizzate (interne o esterne) e dalla loro qualificazione come abusive, in quanto ciò che rileva è il mutamento della situazione giuridica del ricorrente a seguito della presentazione della domanda di condono.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio - Roma (Sezione Seconda Bis) Composto dai Sigg.ri Magistrati: Francesco CORSARO ((omissis)) RESTAINO Consigliere relatore Solveig COGLIANI Consigliere ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 9042/99 proposto da Se. Co. e da Ma. Si. rappresentati e difesi dagli avv.ti Pa. Ne. e Ma. Gi. con domicilio eletto presso lo studio degli stessi in Ro., viale G. Ma. n. (...) contro il Comune di Ro., in persona del Sindaco p.t. rappresentato e difeso dall'avv. An. Ra. con domicilio eletto presso la stessa nella sede dell'Avvocatura comunale alla via del Te. di Gi. n. (...) (Ca.) per l'annullamento della determinazione dirigenziale n. 1166 del 23.3.1999 della U.O.T. della 4^ Circoscrizione del Comune di Ro. (n. 17762 di prot.) con cui è stata ordinata ai ricorrenti la demolizione di opere edilizie abusive. Visto il ricorso con i relativi allegati; Visto l'atto di costit…

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