Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1750 del 16 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:1750PEN

Massima

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La notifica di un atto all'imputato che non sia possibile effettuare presso il domicilio dichiarato perché l'imputato non sia reperibile né vi siano altre persone idonee a ricevere, deve essere eseguita mediante consegna al difensore, in quanto tale situazione si risolve in un caso di inidoneità dell'elezione di domicilio. L'imputato non detenuto ha l'obbligo di comunicare ogni mutamento del domicilio dichiarato o eletto e, in mancanza di tale comunicazione o in caso di rifiuto di dichiarare o eleggere domicilio, le notificazioni verranno eseguite mediante consegna al difensore. Tale principio trova applicazione anche per le notifiche successive, essendosi determinata l'inidoneità e, quindi, l'inefficacia della dichiarazione di domicilio. Il giudice di rinvio, nel quantificare la pena, può adottare criteri diversi nella determinazione della pena detentiva rispetto a quella pecuniaria, in caso di applicazione congiunta, attesa la diversa natura della pena detentiva rispetto a quella pecuniaria. L'esistenza di precedenti penali specifici può rilevare ai fini del diniego della concessione delle circostanze attenuanti generiche e dei benefici di legge anche quando il giudice, sulla base di una valutazione complessiva del fatto oggetto del giudizio e della personalità dell'imputato, esclude che la reiterazione delle condotte denoti la presenza di uno spessore criminologico tale da giustificare l'applicazione della recidiva. In sede di giudizio di rinvio, vige il principio della formazione progressiva del giudicato, per cui il giudice non può intervenire sui punti della sentenza non oggetto dell'annullamento, essendo precluso il riesame di questioni coperte da giudicato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/04/2015 della Corte di Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza del 15.4.2015, la Corte di Appello …

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