Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7857 del 27 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:7857PEN

Massima

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Il tentativo di reato è punibile non solo quando l'esecuzione è compiuta, ma anche quando l'agente ha compiuto uno o più atti che, pur non essendo necessariamente esecutivi, indichino in modo inequivoco la sua volontà di voler commettere un determinato delitto. Ai fini della configurabilità del tentativo, rilevano non solo gli atti esecutivi veri e propri, ma anche quegli atti preparatori che, sulla base di una valutazione ex ante in relazione alle circostanze del caso, abbiano la capacità di raggiungere l'obiettivo programmato e siano univocamente diretti a tale risultato. L'unico criterio di ordine generale è costituito dall'imprevedibilità della non consumazione, ovvero da quella complessiva situazione di fatto in cui tutto fa supporre che il reato sarà commesso, e non appaiono percepibili incognite che pongano in dubbio tale eventualità. Pertanto, il tentativo è punibile anche quando l'agente ha approntato e completato il suo piano criminoso in ogni dettaglio ed ha iniziato ad attuarlo, pur non essendo ancora arrivato alla fase esecutiva vera e propria. In tema di circostanze aggravanti, quelle inerenti alla condotta, che nel tentativo non sono ancora state poste in essere, possono comunque essere riconosciute quando la volontà criminosa si sia manifestata attraverso condotte significative dalle quali emergano anche le circostanze non realizzate, le quali contribuiscono a integrare e a caratterizzare il proposito criminoso. La scelta e la valutazione delle fonti di prova, nonché la determinazione della misura cautelare più adeguata, rientrano nei compiti istituzionali del giudice di merito e sono sindacabili in sede di legittimità solo in caso di violazione di specifiche norme di legge o di manifesta illogicità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. MONACO M.M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/09/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARCO MARIA MONACO;
sentite le conclusioni del PG GIANLUIGI PRATOLA per l'inammissibilita';
udito il difensore presente che chiede l'accoglimento del ricorso e l'annullamento del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
Il TRIBUNALE DI CATANIA, SEZIONE del RIESAME, con ordinanza del 30/11/2019, rigettava la richiesta di …

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