Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27367 del 4 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27367PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è che il reato di appropriazione indebita si configura quando l'agente, dopo aver ricevuto da altri una somma di denaro o un bene mobile per uno specifico scopo, se ne appropria indebitamente, destinandolo a un uso diverso da quello pattuito. Ciò si verifica anche nel caso in cui l'agente, adducendo falsamente la necessità di compiere determinate operazioni presso un ufficio giudiziario, ottenga dalla persona offesa il corrispettivo per l'emissione di assegni circolari che successivamente annulla, ritirando indebitamente il relativo importo. In tali ipotesi, l'appropriazione indebita si realizza indipendentemente dalla circostanza che il denaro fosse destinato a un ufficio pubblico, in quanto l'agente, una volta ricevuta la somma, assume su di sé l'obbligo di destinarla allo scopo convenuto, non potendo disporne arbitrariamente per fini diversi. Pertanto, il reato di appropriazione indebita sussiste anche quando l'agente, abusando della fiducia della persona offesa, si impossessa di denaro o altri beni mobili altrui, pur adducendo di doverli utilizzare per finalità istituzionali o pubbliche. In tali casi, la condotta dell'agente integra gli estremi dell'appropriazione indebita, in quanto egli, una volta ricevuta la disponibilità del bene, è tenuto a destinarlo allo scopo concordato, non potendo disporne liberamente per soddisfare interessi propri o diversi da quelli della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. VERGA Giovann - Consigliere

Dott. ALMA Marco M - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

Dott. PARDO I. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1918/2015 CORTE DI APPELLO di ROMA del 6/07/2015;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/05/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. IGNAZIO PARDO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Pompeo Alfredo Viola che ha chiesto l'accoglimento del ricorso e l'annullamento con rinvio;
Uditi i difensori avv.to (OMISSIS) per la parte civile che ha concluso per la conferma della sentenza ed …

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