Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5102 del 2 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:5102PEN

Massima

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Il reato di occupazione abusiva di immobile (art. 633 c.p.) ha natura permanente, per cui la prescrizione non decorre finché perdura la condotta illecita, ovvero finché l'occupante non abbandona l'immobile occupato. Pertanto, il giudice deve verificare concretamente se l'occupazione abusiva sia cessata prima del decorso del termine prescrizionale, non potendosi presumere la cessazione della condotta illecita sulla base del solo mancato sequestro del bene. L'onere di provare la permanenza della condotta illecita oltre la data indicata nell'imputazione grava sull'accusa, la quale deve allegare specifici elementi idonei a suffragare tale tesi. In mancanza di tali elementi, il reato deve ritenersi prescritto, non potendosi desumere la permanenza della condotta dalla sola mancata adozione di misure cautelari reali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BARI;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/04/2016 del GIP TRIBUNALE di BARI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
lette le conclusioni del PG che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del 06/0…

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