Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32002 del 30 agosto 2022

ECLI:IT:CASS:2022:32002PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai fini dell'applicazione della misura della custodia in carcere, può essere desunto non solo dalla gravità dei fatti per cui si procede, ma anche dalla personalità dell'indagato, dalla sua propensione all'uso della violenza per imporre le proprie ragioni e dal suo agire in gruppo, a prescindere dalla condizione di incensuratezza. La valutazione della adeguatezza, proporzionalità e gradualità della misura cautelare deve tenere conto della concretezza e intensità delle esigenze cautelari, in relazione alla posizione di vertice rivestita dall'indagato e alla sua propensione all'uso della violenza, anche in relazione ad altri episodi delittuosi commessi. La motivazione del tribunale, che abbia adeguatamente argomentato in tal senso, non palesa manifeste illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. BORSELLINO M. - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza resa il 7 gennaio 2022 dal Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BORSELLINO MARIA DANIELA;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GUERRA Maria Emanuela che chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Milano ha co…

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