Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40125 del 12 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:40125PEN

Massima

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Il reato di peculato si configura quando il pubblico ufficiale si appropria di denaro o altri beni mobili di cui abbia il possesso o la disponibilità in ragione del suo ufficio o servizio, a prescindere dalla specifica competenza funzionale attribuitagli. Ciò in quanto l'art. 314 c.p. fa riferimento al possesso o alla disponibilità di tali beni da parte del soggetto agente, in termini ampi, senza richiedere che l'appropriazione avvenga nell'esercizio delle sue specifiche attribuzioni. Pertanto, integra il reato di peculato anche la condotta di appropriazione di denaro o beni mobili da parte del pubblico ufficiale, il cui possesso non rientri nella sua competenza funzionale, ma di cui abbia comunque la mera detenzione di fatto in ragione del suo ufficio o servizio. Inoltre, il reato di peculato mediante profitto dell'errore altrui si configura solo quando l'agente pubblico approfitta di un errore già spontaneamente commesso dal soggetto passivo, e non quando l'errore sia stato determinato dalla sua stessa condotta, ricadendo in tal caso la fattispecie nell'ambito più ampio dell'art. 314 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IN. FU. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1227/2009 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 16/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione in ordine al fatto commesso nel (OM…

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