Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21169 del 3 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:21169PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura quando l'agente pone in essere una condotta caratterizzata da una pluralità di azioni reiterate, minacce o molestie, tali da cagionare nella vittima uno stato di ansia e di fondato timore per la propria incolumità, anche attraverso atti di violenza fisica, pedinamenti, telefonate e messaggi indesiderati, determinando un perdurante e grave stato di ansia e di paura, nonché un mutamento delle proprie abitudini di vita. Tali condotte, poste in essere per motivi abietti o futili, devono essere valutate nel loro complesso, tenendo conto della loro gravità, intensità e reiterazione, nonché dell'impatto psicologico sulla vittima, a prescindere dalla sussistenza di un rapporto pregresso tra agente e vittima. La prova della responsabilità può essere desunta dalle dichiarazioni della persona offesa, se attendibili e corroborate da elementi di riscontro esterni, come testimonianze di familiari e amici, messaggi, lettere e altri elementi oggettivi. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova, non sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata, così come la decisione di non procedere alla rinnovazione del dibattimento, ove ritenga sufficienti gli elementi probatori acquisiti. Nell'individuazione del trattamento sanzionatorio, il giudice deve tenere conto della gravità della condotta, della personalità dell'imputato e di eventuali circostanze attenuanti o aggravanti, motivando adeguatamente le proprie scelte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/12/2015 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/12/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
La Parte civile ha chiesto conferma…

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