Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36380 del 5 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:36380PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento per l'applicazione di misure di prevenzione, può sindacare esclusivamente la violazione di legge, senza poter procedere ad una rivalutazione del materiale istruttorio e delle valutazioni di merito operate dal giudice di merito. La motivazione del provvedimento di conferma della misura di prevenzione è immune da vizi logici o di carenza argomentativa, purché risulti un percorso logico-giuridico idoneo a sorreggere la decisione, anche laddove il giudice di merito abbia operato valutazioni sfavorevoli nei confronti del proposto. In particolare, la valutazione della pericolosità sociale del soggetto sottoposto a misura di prevenzione può fondarsi su elementi indiziari diversi dalla sola condanna penale definitiva, quali le frequentazioni e i collegamenti con altri soggetti coinvolti in attività criminali, purché tali elementi siano adeguatamente esaminati e valorizzati nella motivazione del provvedimento. Il sindacato di legittimità sulla motivazione è pertanto limitato ai soli casi di motivazione inesistente o meramente apparente, senza possibilità di una rivalutazione del merito della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

Dott. LIGNOLA F. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 52/2010 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 31/01/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LIGNOLA FERDINANDO;

Letta la requisitoria scritta del sostituto procuratore generale, Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con decreto del 21 giugno 2010, il Tribunale di Reggio Calabria disponeva la misura di prevenzione della so…

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