Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20859 del 16 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20859PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina è configurabile quando gli indagati, privi di domicilio nel territorio dello Stato, vengono trovati al largo delle coste italiane su un'imbarcazione insieme a cittadini stranieri privi di titolo per l'ingresso in Italia, con rotte e disponibilità finanziarie compatibili con l'attività di trasporto di migranti irregolari. In tali casi, il pericolo di fuga, desumibile dalla mancanza di radicamento nel territorio nazionale, giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in quanto unica idonea a scongiurare il rischio di sottrazione al processo, non essendo sufficienti misure meno afflittive. La Corte di Cassazione ha affermato che, in presenza dell'esigenza cautelare specifica del pericolo di fuga, la circostanza che il soggetto attinto da misura cautelare non abbia domicilio nel territorio dello Stato giustifica l'applicazione della custodia in carcere, in quanto tale situazione di mancato radicamento rende logica la deduzione della "volontà di allontanarsi" che caratterizza il pericolo di fuga. Ciò in quanto, in presenza di una persona che non ha domicilio nel territorio dello Stato, ma ne ha uno in territorio di altro Stato, non è illogico ritenere che l'unica misura idonea a garantire l'esigenza cautelare sia quella che non passa attraverso la necessaria collaborazione dell'interessato. Inoltre, la Corte ha precisato che l'utilizzo dei dati acquisiti dal GPS collocato su un'imbarcazione che si sposta anche all'estero non necessita di rogatoria internazionale, in quanto tale attività di ricerca della prova, essendo meno invasiva rispetto all'intercettazione telefonica o ambientale, può essere effettuata in autonomia direttamente dal territorio dello Stato, senza dover ricorrere allo strumento della rogatoria, che è invece necessario solo quando l'attività di indagine deve essere svolta interamente all'estero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

Dott. MELE Maria Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

 
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/09/2022 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA udita la relazione svolta dal Consigliere Carmine Russo;
lette le conclusioni del PG, Valentina Manuali, che ha chiesto l'inammissibilita' dei ricorsi.
Ritenuto in fatto
1. Con ordinanza del 29 settembre 2022 il Tribunale del riesame di Reggio Calabria ha confermato l'ordinanza cautelare di applicazione della custodia in carcere nei confronti di …

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