Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5788 del 5 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:5788PEN

Massima

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Il giudice può disporre il ricovero in ospedale psichiatrico di una persona ritenuta socialmente pericolosa, anche in assenza di un nuovo interrogatorio di garanzia, qualora sia già stato celebrato un giudizio ordinario di primo grado e la misura applicata rappresenti il frutto di una valutazione di pericolosità già svolta. La pericolosità sociale può essere desunta dalla persistenza della condotta persecutoria nonostante la precedente condanna, dall'inaffidabilità del soggetto nell'assumere i farmaci necessari a controllare la sua patologia e dall'impossibilità di garantire un costante impegno di vigilanza da parte della struttura psichiatrica di destinazione. In tali casi, il giudice può legittimamente discostarsi dalle conclusioni del perito che abbia ritenuto il soggetto non socialmente pericoloso, ove ritenga che sussistano concreti elementi di rischio di reiterazione di condotte penalmente rilevanti, anche in assenza di aggressioni fisiche già realizzate. La scelta di una misura di sicurezza detentiva, anziché di una misura non detentiva come la libertà vigilata con obbligo di frequenza di un programma terapeutico, è giustificata dalla mancanza di affidabilità del soggetto nell'osservare spontaneamente le prescrizioni terapeutiche, comprovata dalla pregressa violazione delle prescrizioni della misura cautelare e dal rifiuto delle cure, dovuto all'assenza di consapevolezza della malattia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 21/06/2012 del Tribunale di Roma R.G. 1836/2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita in Camera di Consiglio la relazione svolta dai Consigliere De Marzo Giuseppe;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. SCARDACCIONE Eduardo, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 21/06/2012 il T…

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