Cassazione penale Sez. III sentenza n. 39052 del 23 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39052PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 5, lett. h), della Legge n. 283 del 1962 è un reato di danno che punisce la detenzione e la cessione di sostanze alimentari contenenti residui di prodotti tossici per l'uomo, i cui limiti di tolleranza sono stabiliti dal Ministro della Salute; pertanto, in assenza di un accertamento in concreto della tossicità della sostanza rinvenuta nel prodotto alimentare, che superi i limiti di tolleranza previsti dalla normativa comunitaria, non può ritenersi integrato il reato, essendo necessario valutare la pericolosità della sostanza per la salute umana, non potendosi desumere automaticamente dalla mera mancanza di autorizzazione all'impiego del prodotto; inoltre, la motivazione della sentenza deve indicare specificamente gli elementi dai quali è stata desunta la colpa dell'imputato, non essendo sufficiente il mero richiamo alla natura contravvenzionale del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - est. Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa l'll gennaio 2012 dal Gip del tribunale di Livorno;

udita nella pubblica udienza del 9 aprile 2013 la relazione fatta dal Consigliere Dr. Amedeo Franco;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Policastro Aldo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS).

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

C…

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