Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 490 del 2015

ECLI:IT:TARPA:2015:490SENT

Massima

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La decadenza dell'autorizzazione amministrativa per l'esercizio di un'attività commerciale è un provvedimento vincolato che consegue all'applicazione di una misura di prevenzione antimafia, ai sensi dell'art. 5, comma 2, lettera e), del d.lgs. n. 114/1998, anche successivamente alla scadenza della misura stessa e in assenza di riabilitazione. Tale preclusione all'esercizio dell'attività commerciale opera indipendentemente dall'esito di eventuali procedimenti penali a carico dell'interessato, essendo fondata sulla valutazione legislativa di inidoneità morale del soggetto sottoposto a misura di prevenzione antimafia. La decadenza dell'autorizzazione amministrativa non è in contraddizione con l'autorizzazione all'esercizio di attività lavorativa concessa nell'ambito di un procedimento di prevenzione, in quanto tali provvedimenti rispondono a logiche diverse: mentre l'autorizzazione lavorativa mira a finalità rieducative, il titolo abilitativo all'esercizio di un'attività commerciale presuppone il possesso di requisiti di moralità che, secondo la valutazione del legislatore, un soggetto sottoposto a misura di prevenzione antimafia non possiede. Il provvedimento di decadenza dell'autorizzazione commerciale, essendo vincolato, è validamente adottato anche in assenza di un'espressa motivazione sulle controdeduzioni presentate dall'interessato, in applicazione del principio di sanatoria dei vizi formali di cui all'art. 21-octies della l. n. 241/1990.

Sentenza completa

N. 00830/2009
REG.RIC.

N. 00490/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00830/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 830 del 2009, proposto da:
Calogero Spina, rappresentato e difeso, per procura a margine del ricorso, sia congiuntamente che disgiuntamente, dagli avv. Giuseppe Immordino e Giovanni Immordino, presso il cui studio in Palermo, via Libertà, n. 171, è elettivamente domiciliato;

contro

Comune di Palermo, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Laura La Monaca, elettivamente domiciliato presso l’ufficio legale comunale in piazza Marina, n. 39;

per l'annullamento

- della determinazione dirigenziale n. 220 del 6 maggio 2009 del Comune di Palermo – settore ser…

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