Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17850 del 29 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:17850PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: In tema di misure di prevenzione patrimoniali, la confisca può essere disposta anche per i beni acquisiti dal proposto in epoca antecedente a quella cui si riferisce l'accertamento della sua pericolosità sociale, purché ne risulti la sproporzione rispetto al reddito ovvero la prova della loro illecita provenienza, senza che rilevi la circostanza che tali beni derivino da attività lecite ma non dichiarate ai fini fiscali. Inoltre, la mancata citazione del terzo intestatario fittiziamente dei beni confiscati non comporta alcuna nullità, in quanto il terzo può far valere i propri diritti in sede di incidente di esecuzione. Infine, il ricorso per cassazione avverso il decreto di confisca è ammesso solo per violazione di legge e non per vizi di motivazione, salvo il caso di motivazione apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. TADDEI M. - Consigliere

Dott. MANNA A. - rel. Consigliere

Dott. ALMA Marco M - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

avverso il decreto depositato il 18.7.14 della Corte d'Appello di Milano;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita in Camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. MANNA Antonio;

letta la requisitoria del Procuratore Generale nella persona del Dott. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con decreto depositato il 18.7.14 la Corte d'…

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