Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51348 del 12 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:51348PEN

Massima

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Il giudice di sorveglianza, nel valutare la concessione di misure alternative alla detenzione come l'affidamento in prova al servizio sociale o la detenzione domiciliare, deve effettuare un giudizio prognostico sulla personalità e sulla pericolosità sociale del condannato, tenendo conto di una pluralità di elementi, quali la gravità del reato commesso, i precedenti penali, la pendenza di eventuali procedimenti penali, la condotta successiva ai fatti da espiare, l'esito dell'indagine socio-familiare e l'atteggiamento del condannato nei confronti della propria devianza. Tale valutazione deve mirare a verificare la sussistenza di elementi positivi che consentano di ritenere che l'applicazione della misura alternativa possa favorire il reinserimento sociale del condannato e scongiurare il pericolo di recidiva, senza che sia necessaria una presunzione generale di affidabilità. Pertanto, il giudice può legittimamente rigettare l'istanza di misura alternativa qualora, sulla base di una motivazione lineare e coerente, ritenga che il condannato non abbia ancora maturato una revisione critica della propria condotta deviante e manifesti una visione del mondo contrapposta alle regole socialmente condivise, tali da far presumere un elevato rischio di reiterazione del reato anche in regime di detenzione domiciliare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Anton - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 2439/2017 del Tribunale di Sorveglianza di Venezia in data 06/02/2018;
Udita la relazione svolta dal Consigliere dott. ((omissis));
Lette le conclusioni del Procuratore Generale, nella persona del dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 06/02/2018 il Tribunale di Sorveglianza di Venezia rigettava le istanze avanzate da (OMISSIS) volte ad o…

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