Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7323 del 15 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:7323PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla motivazione della sentenza di merito, non può riesaminare il merito della controversia, essendo precluso il riesame dei fatti e delle prove, salvo il caso in cui la motivazione risulti manifestamente illogica, contraddittoria o carente. La sentenza di merito, se sorretta da motivazione congrua e logica, non può essere censurata in sede di legittimità per una diversa valutazione delle risultanze probatorie, atteso che il sindacato di legittimità è limitato al controllo della correttezza giuridica e della logicità della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione del merito. Il giudice di legittimità, pertanto, non può sostituire la propria valutazione dei fatti a quella compiuta dal giudice di merito, il quale gode di un ampio potere discrezionale nella ricostruzione e nella valutazione del quadro probatorio, purché la motivazione risulti logica e coerente. Ciò in quanto il giudizio di legittimità è limitato al controllo della correttezza giuridica della decisione impugnata, senza possibilità di una nuova valutazione del merito della controversia, salvo i casi di manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. VI. (ANCHE PCN) N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 29/09/2006 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore dell'impu…

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