Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47536 del 27 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:47536PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico impiegato o incaricato di pubblico servizio che, abusando delle proprie funzioni e violando i limiti del proprio accesso, accede in modo illecito a sistemi informatici o telematici protetti, anche se formalmente autorizzato, al fine di compiere atti di falsità ideologica in certificati o autorizzazioni amministrative, integra il reato di accesso abusivo a sistema informatico o telematico, aggravato dalla finalità di esecuzione di altri reati, nonché il reato di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio in certificati o autorizzazioni amministrative. La condotta del concorrente che, pur non avendo materialmente compiuto l'accesso abusivo o la falsificazione, contribuisce consapevolmente e volontariamente alla realizzazione del disegno criminoso, ad esempio assicurando all'altro concorrente lo stimolo all'azione criminosa o un maggiore senso di sicurezza, rende palese la sua adesione alla condotta delittuosa e integra il concorso nel reato. Ai fini della determinazione della pena, il giudice può legittimamente escludere le circostanze attenuanti generiche e ritenere la recidiva, motivando adeguatamente in relazione agli indici di cui all'art. 133 c.p., anche quando la pena irrogata risulti inferiore alla media edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - rel. Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/06/2021 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO CANANZI;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LETTIERI NICOLA, che ha chiesto dichiararsi inammissibile, riportandosi alla memoria depositata.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Palermo, con la sen…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.