Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26486 del 12 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:26486PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) è integrato dalla volontà di porre in essere più condotte di minaccia e molestia, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice e dell'abitualità del proprio agire, a prescindere dai motivi che hanno spinto l'agente a tenere tale condotta. Pertanto, il dolo generico richiesto per il reato non è escluso dal fatto che l'imputato abbia agito nella convinzione di difendere i propri diritti, essendo irrilevante il movente soggettivo che ha determinato la condotta persecutoria, purché questa sia stata posta in essere con la consapevolezza della sua idoneità a cagionare uno degli eventi tipici del reato e con carattere di abitualità. Inoltre, il delitto di atti persecutori può concorrere con quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, essendo assorbiti in quest'ultimo solo i fatti che ne costituiscano elementi costitutivi o circostanze aggravanti, mentre quelli che eccedano tali limiti danno vita a responsabilità autonoma e concorrente. Infine, la mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche non integra una violazione di legge, ma un apprezzamento di fatto riservato al giudice di merito, il quale può legittimamente escluderle ove ritenga che non sussistano aspetti di meritevolezza, come il mancato ravvedimento dell'imputato o il suo comportamento processuale non collaborativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/03/2019 della CORTE DI APPELLO DI GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIOVANNI FRANCOLINI;
lette:
- la requisitoria scritta in data 07/03/2021 presentata - ex Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, conv. con modif. dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176 - dal Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazi…

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