Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38796 del 23 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:38796PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le risultanze delle intercettazioni telefoniche e ambientali, i riconoscimenti fotografici, i rapporti di affinità e le attività economiche svolte dall'indagato, purché tali elementi siano valutati dal giudice in modo organico e coerente, dando conto in modo esaustivo e logicamente argomentato delle ragioni che hanno condotto all'affermazione della gravità del quadro indiziario. Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione del provvedimento cautelare, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la correttezza dell'iter logico-giuridico seguito, senza poter riesaminare il merito delle valutazioni probatorie. Analogamente, la sussistenza dell'aggravante dell'associazione armata può essere desunta dalla disponibilità di armi da parte dell'indagato o dell'intera organizzazione criminale, senza che sia necessaria un'approfondita dimostrazione, trattandosi di fatto notorio per il reato di cui all'art. 416-bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanue - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1/2014 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 17/01/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo per il rigetto.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Reggio Calabria, in data 17-1-2014, che ha confermato l…

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