Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38728 del 14 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:38728PEN

Massima

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Il reato di furto aggravato si configura quando l'agente, pur privo di autonoma disponibilità sulla cosa, si impossessa di essa mediante abuso di relazioni di prestazione d'opera, con destrezza e cagionando un danno patrimoniale di rilevante entità, a prescindere dall'esistenza di una polizza assicurativa a copertura del rischio. In tali ipotesi, il giudice può legittimamente utilizzare gli stessi elementi già valutati per il riconoscimento delle aggravanti ai fini del giudizio sulla capacità a delinquere dell'imputato e della determinazione della pena, senza che ciò integri un bis in idem sostanziale. La motivazione del giudice di merito in ordine alla sussistenza degli elementi costitutivi del reato, all'entità del danno cagionato e alla dosimetria della pena, se congrua e logica, è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 24.11.2007 da:

Avv. MASSARI Giancarlo, difensore di:

PE. An. , nato l'(OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Trento - sezione distaccata di Bolzano del 18 ottobre 2007;

Letto il ricorso e la sentenza impugnata;

Sentita la relazione del Consigliere Dott. BRUNO ((omissis))o;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in sede, in persona del Sostituto Dott. FRATICELLI Mario, che ha chie…

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