Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6224 del 16 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:6224PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per i reati di ricettazione e detenzione/porto di armi, aggravati dalla finalità di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso, può essere legittimamente pronunciata sulla base di un solido impianto probatorio costituito da conversazioni intercettate, dichiarazioni di collaboratori di giustizia e risultanze investigative, anche in assenza di una prova diretta della disponibilità materiale delle armi da parte di tutti gli imputati, purché emerga la loro consapevole partecipazione al disegno criminoso comune. L'aggravante speciale di cui all'art. 7 L. 203/1991 può essere riconosciuta quando risulti provato il sicuro inserimento degli imputati nel contesto associativo mafioso e la finalità di riaffermare o preservare l'egemonia del clan, emergente dalle risultanze probatorie. Il giudice di merito non è tenuto a motivare analiticamente su tutti gli elementi di cui all'art. 133 c.p. per la determinazione della pena, essendo sufficiente una motivazione incentrata sugli elementi ritenuti rilevanti, come la gravità delle condotte, il contesto criminale e la personalità degli imputati. La mera richiesta di applicazione delle attenuanti generiche, senza indicazione delle specifiche ragioni di fatto e di diritto che la giustificherebbero, è inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA ((omissis)) del 19/01/2 -

Dott. FAZIO ((omissis)) rel. Consigliere SENTE -

Dott. PETRUZZELLIS ((omissis)) N. -

Dott. CITTERIO ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. CALVANESE ((omissis)) N. 25538/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS);

avverso la sentenza del 21 dicembre 2010 della Corte di Appello di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis)) Fazio;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SCARDACCIONE ((omissis)), che ha concluso chiede…

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