Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18869 del 19 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18869PEN

Massima

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Il reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) si configura quando l'agente, con l'intento di indurre in errore un pubblico ufficiale, compie atti idonei ed univocamente diretti a far risultare come veri fatti non corrispondenti al vero, anche se tali atti non abbiano efficacia probatoria piena fino a querela di falso. Ciò si verifica nel caso in cui l'agente, in sede di presentazione della dichiarazione di successione, indichi nella massa ereditaria immobili che non ne fanno parte, corredando tali false asserzioni con centinaia di false visure catastali, al fine di ottenere provvedimenti di voltura catastale attestanti fatti non corrispondenti al vero. Tali condotte, pur non avendo efficacia probatoria piena fino a querela di falso, sono idonee ad indurre in errore il pubblico ufficiale competente a effettuare le volture catastali, integrando gli estremi del reato di falso ideologico. Pertanto, la dichiarazione di successione, pur avendo finalità esclusivamente fiscali e catastali, può costituire atto pubblico ai fini dell'integrazione del reato di cui all'art. 483 c.p., qualora l'agente, con condotte fraudolente, induca in errore il pubblico ufficiale competente a effettuare le volture catastali. La prescrizione del reato non matura, in tali casi, in ragione della pena edittale prevista per il reato di falso ideologico, anche nella forma del tentativo, e della circostanza che le risultanze catastali non fanno piena prova del diritto di proprietà fino a querela di falso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giusepp - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 742/2014 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 26/02/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/11/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
Il Pubblico Ministero, in persona del Dott. TOCCI Stefano, Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN…

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