Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza sentenza breve n. 458 del 2024

ECLI:IT:TARBAS:2024:458SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate senza il prescritto permesso di costruire, afferma che: 1. L'intervento di recupero di ristrutturazione edilizia, ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. d), del D.P.R. n. 380/2001, comprende anche gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti senza incremento di volumetria, con diversa sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche. Pertanto, la realizzazione di tali opere edilizie avrebbe dovuto essere assentita con permesso di costruire e non con la mera presentazione di una SCIA. 2. Il termine di 12 mesi previsto dall'art. 21-nonies, comma 1, della Legge n. 241/1990 per l'esercizio del potere di autotutela non trova applicazione nel caso di opere edilizie realizzate in assenza del prescritto titolo abilitativo, in quanto trattasi di un illecito permanente, la cui repressione non è soggetta a limiti temporali. 3. Il principio di affidamento non può essere invocato da chi ha realizzato abusivamente un intervento edilizio, essendo consapevole dell'illegittimità del proprio operato, né il principio di proporzionalità impone all'Amministrazione di adottare soluzioni diverse dalla demolizione, trattandosi di un provvedimento vincolato e non discrezionale. 4. Pertanto, il Comune ha correttamente ordinato la demolizione delle opere edilizie realizzate senza il prescritto permesso di costruire, fermo restando la possibilità per i proprietari di presentare istanza di sanatoria ai sensi dell'art. 37, comma 4, del D.P.R. n. 380/2001.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/09/2024

N. 00458/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00336/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 336 del 2024, proposto da Antonio Meliante, Federica Pellegrini e Giuseppe Meliante, rappresentati e difesi dagli avv.ti Vincenzo Cuomo, PEC [email protected], e Cristiano Cuomo, PEC [email protected], domiciliati ai sensi dell’art. 82 R.D. n. 37/1934 presso la Segreteria di questo Tribunale;

contro

Comune di Tito, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. Francesco Buscicchio, PEC [email protected], con domicilio fisico in Potenza Piazza della Costituzione Italiana n. 42;

per l'annullamento

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