Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10273 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:10273SENT

Massima

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La realizzazione di opere edilizie in assenza del necessario titolo abilitativo, anche se presentate come interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, comporta l'obbligo per l'amministrazione comunale di ordinare la demolizione delle stesse, in quanto tali interventi, per le loro dimensioni e caratteristiche, eccedono la mera sostituzione o rinnovo di parti deteriorate e configurano invece una nuova costruzione, soggetta al regime autorizzatorio della concessione edilizia. L'ordine di demolizione, essendo un provvedimento vincolato e doveroso per l'amministrazione a fronte dell'accertamento dell'abuso edilizio, non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento all'interessato, né è inficiato dalla fissazione di un termine per l'adempimento inferiore ai 90 giorni previsti dalla legge, trattandosi di una mera irregolarità formale che non pregiudica la posizione del destinatario. L'amministrazione, pertanto, è legittimata a ordinare la demolizione di opere edilizie realizzate in assenza del necessario titolo abilitativo, anche quando siano state presentate comunicazioni di inizio attività (DIA) per interventi di manutenzione, qualora accerti che le opere eseguite eccedano la mera sostituzione o rinnovo di parti deteriorate e configurino invece una nuova costruzione, senza che ciò sia subordinato alla previa comunicazione di avvio del procedimento o all'assegnazione di un termine di 90 giorni per l'adempimento.

Sentenza completa

N. 03585/2000
REG.RIC.

N. 10273/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03585/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3585 del 2000, proposto dalla signora:
SPINELLI ((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dello stesso in Roma, viale G. Mazzini, n.11 (Sc. H, Int 3);

contro

il COMUNE di ROMA (ora Roma Capitale), in persona del Sindaco
pro tempore,
rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con lo stesso elettivamente domiciliato in Roma, presso gli Uffici dell’Avvocatura Capitolina, in via Tempio di Giove, n.21;

per l'annullamento, previa sospensiva,

della determinazione dirigenziale a firma del Dirigente della XVIII circ…

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