Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25274 del 13 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:25274PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico di un imputato per un delitto di omicidio aggravato dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare un'associazione di tipo mafioso può essere desunta da un complesso di elementi indiziari convergenti, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia che hanno partecipato all'azione criminosa, le dichiarazioni de relato di altri collaboratori che hanno ricevuto confidenze dagli esecutori materiali, le dichiarazioni della persona offesa o dei suoi congiunti che hanno riferito circostanze rilevanti, nonché il contesto mafioso in cui il fatto è maturato, anche se singoli aspetti delle dichiarazioni accusatorie possono presentare profili di criticità o incongruenze di dettaglio. Tuttavia, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, è necessario che il giudice valuti in modo completo e complessivo il quadro indiziario, senza parcellizzarlo, e accerti altresì la sussistenza di esigenze cautelari attuali e concrete, tenendo conto anche della condotta successiva al fatto del soggetto e della sua eventuale sottoposizione a misure di prevenzione, senza limitarsi a considerare la gravità del fatto e il contesto mafioso in cui è maturato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza del 03/12/2013 del Tribunale di Catanzaro;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. D'((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

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