Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 13900 del 23 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13900CIV

Massima

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Il termine di impugnazione di una sentenza decorre dalla data di notifica della stessa, che deve essere comprovata dal ricorrente mediante la produzione di idonea documentazione, a pena di inammissibilità del ricorso. Il mancato rispetto del termine di sessanta giorni previsto dall'art. 325 c.p.c. per la proposizione del ricorso per cassazione, unitamente all'omessa allegazione della prova della data di notifica della sentenza impugnata, come richiesto dagli artt. 369 e 366 c.p.c., comporta l'inammissibilità del ricorso. Il giudice di legittimità, nel valutare l'ammissibilità del ricorso, deve verificare la tempestività della sua proposizione sulla base della data di notifica della sentenza, senza poter fare riferimento ad allegazioni o deduzioni del ricorrente non supportate da idonea documentazione. Il rispetto del termine di impugnazione e l'onere di provare la data di notifica della sentenza costituiscono presupposti indefettibili per l'ammissibilità del ricorso per cassazione, a tutela del principio della ragionevole durata del processo e della certezza dei rapporti giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 3

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. LANZILLO Raffaella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 13307-2010 proposto da:

VE. IS. DI. QU. LU. , elettivamente domiciliata in ROMA, PIAZZA CAVOUR, presso la CASSAZIONE, rappresentata e difesa dall'avvocato GRASSELLINI SVIASSIMO, giusta procura in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

TE. IT. SPA (OMESSO);

- intimata -

avverso la sentenza n. 99/2010 della CORTE D'APPELLO di CATANZARO del 2/0…

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