Cassazione penale Sez. V sentenza n. 50191 del 11 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:50191PEN

Massima

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Il reato di rissa non ammette la causa di giustificazione della legittima difesa, in quanto i partecipanti sono ordinariamente animati da un reciproco intento lesivo e accettano volontariamente la situazione di pericolo in cui si pongono, con la conseguenza che la loro difesa non può dirsi necessitata, salvo il caso in cui vi sia stata un'azione assolutamente imprevedibile e sproporzionata, ossia un'offesa che, per essere diversa e più grave di quella accettata, si presenti del tutto nuova e autonoma. Ai fini della configurabilità del reato di rissa, devono essere considerati anche i soggetti non imputabili o non punibili, in quanto il pericolo per l'incolumità personale e quella pubblica, tutelato dalla norma, non viene meno per il fatto che tra i corrissanti vi siano soggetti esenti da pena per cause soggettive. La concessione o meno delle attenuanti generiche rientra nell'ambito di un giudizio di fatto rimesso alla discrezionalità del giudice, il cui esercizio deve essere motivato nei soli limiti atti a far emergere in misura sufficiente la sua valutazione circa l'adeguamento della pena alla gravità effettiva del reato ed alla personalità del reo, senza che il mero buon comportamento processuale o lo stato di incensuratezza costituiscano di per sé titolo per il riconoscimento dell'attenuante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antoni - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/01/2019 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SETTEMBRE ANTONIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa CESQUI ELISABETTA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS) sono stati condannati in primo e secondo g…

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