Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19266 del 9 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:19266PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione degli elementi indiziari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare deve essere effettuata in modo unitario e complessivo, senza frazionare o isolare i singoli elementi, al fine di verificarne la capacità di riscontro individualizzante rispetto alle dichiarazioni accusatorie. Tuttavia, il giudice di merito gode di un ampio margine di discrezionalità nella valutazione degli elementi indiziari, che non può essere sindacato in sede di legittimità se la motivazione è intrinsecamente razionale, logica e coerente con i parametri normativi, senza incorrere in vizi logici o giuridici. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la correttezza del ragionamento seguito, senza procedere a una rilettura degli elementi di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANZARO;
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 881/2015 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 13/08/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Di Giuro Gaetano;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. Galasso Aurelio, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto di dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinan…

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