Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29747 del 28 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:29747PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di pace, nel valutare la prova testimoniale in un procedimento per ingiuria, deve attribuire il giusto valore probatorio alle dichiarazioni rese dalla persona offesa, considerandole alla stregua di quelle dei testimoni, senza operare distinzioni sulla base della qualità di parte privata della persona offesa. Inoltre, il giudice è tenuto a motivare adeguatamente le ragioni per le quali ritiene attendibili le testimonianze a carico dell'imputato, anche in presenza di dichiarazioni testimoniali favorevoli all'imputato che escludono la percezione dell'episodio contestato. Il mancato rispetto di tali principi comporta un vizio di motivazione della sentenza, che deve essere annullata e rinviata ad altro giudice per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) LE. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 61/2008 GIUDICE DI PACE di CALTANISSETTA, del 19/03/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/05/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FEBBRARO Giuseppe che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;

udito per l…

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